Chiunque abbia stampato le sue foto a casa lo sa: i colori in stampa sono (quasi) sempre diversi
da quelli che vediamo sul monitor.
Per poter avere la miglior corrispondenza cromatica tra quanto vediamo sullo schermo e quanto verrà stampato sulla carta occorre innanzitutto utilizzare dei profili colore adeguati sia per il monitor che per la stampante: in altre parole, per poter valutare correttamente i colori della vostra immagine
occorre avere un monitor calibrato.
Il monitor calibrato è uno schermo che riproduce i colori secondo uno standard universale (standard LAB, che rappresenta i colori in modo univoco e non equivoco in base al loro aspetto e non a valori numerici) e che può pertanto riprodurre i colori in modo paragonabile ad altri monitor calibrati
o alle stampanti allineate a tale standard.
Per la lavorazione delle vostre immagini noi utilizziamo monitor calibrati con un gamut (o spazio colore) molto prossimo all'RGB, mentre i monitor "consumer", anche se di buona qualità, coprono generalmente lo spazio colore sRGB, molto più ridotto, come vedete nell'immagine qui sotto.
Non solo: le nostre stampanti sono calibrate con profili colore specifici (denominati ICC) realizzati da noi e dedicati alla stampa su ogni singolo supporto. In altre parole: se scegliete una carta baritata useremo per la stampa l'apposito profilo ICC, che è differente da quello, ad esempio,
dedicato alla carta opaca, al canvas, ecc.
I profili ICC standard sono normalmente disponibili in commercio, sviluppati dalle case produttrici di carte fine art; noi abbiamo scelto di non utilizzare questi profili generici, preferendo realizzare "in casa" i profili ICC utilizzando uno strumento denominato spettrofotometro; questo ci consente di ottenere risultati più accurati rispetto ai profili standard.
Per farvi un'idea del reale colore delle stampe che ordinerete potete comunque effettuare una prova digitale (o soft proof) direttamente a casa vostra, servendovi -se ne disponete- dei più evoluti software grafici ed applicando i profili ICC scaricabili dal web.
Se non potete provvedere voi stessi alla realizzazione di una soft proof fatecene richiesta: ve ne trasmetteremo una noi a titolo del tutto gratuito, essendo questa opzione inclusa nel valore dell'ordine.
Tenete in ogno caso presente che se non utilizzate un monitor calibrato il risultato sarà puramente indicativo, e lo scostamento cromatico rispetto alla stampa definitiva
potrebbe comunque risultare considerevole.
Se desiderate avere maggiori informazioni sulla tecnica da utilizzare per una soft proof, contattateci.
Potete inviarci i vostri file TIFF o JPG, oppure RAW per una gestione completa del file in postproduzione. Trattandosi di un procedimento di stampa di alta qualità vi raccomandiamo una risoluzione di almeno 300 ppi.
Lo spazio colore più indicato per l'ottenimento di un gamut elevato è Adobe RGB.
In fase di lavorazione applicheremo comunque uno scrupoloso controllo e vi contatteremo
nel caso che ci siano dubbi sul risultato di stampa.
Tenete a mente un facile riferimento: una fotocamera da 10 megapixel produce immagini che misurano all'incirca quanto un foglio A4, mentre una fotocamera da 20 megapixel "sforna" immagini grandi
più o meno come un A3.
Ovviamente questo non significa che dovrete limitarvi a queste misure: ci serviamo di tecniche adeguate a garantire un ottimo risultato anche in presenza di ingrandimenti molto forti (fino a 100x200 cm.). Tenete presente che i risultati saranno tanto migliori quanto più alta sarà la qualità
(o meglio: le dimensioni) del file originale.
Se dovessimo riscontrare dei problemi qualitativi in seguito ad una vostra richiesta di forte ingrandimento di un'immagine troppo ridotta, vi contatteremo senz'altro per chiarire con voi quali siamo
le misure più corrette da scegliere.
In genere le stampe vengono rifilate "al vivo" e cioè in corrispondenza del bordo dell'immagine.
Se il cliente lo richiede possiamo ritagliare le stampe lasciando un passepartout bianco di larghezza a piacere; in questo caso il prezzo sarà da riformulare in base alla misura reale della carta
in centimetri quadrati.
I fotoquadri in canvas verranno montati su un telaio in legno dello spessore di 18 mm. dotato di cunei di tensionamento; la tela sarà fissata con graffe metalliche e accuratamente rifinita agli angoli.
Generalmente il canvas per i fotoquadri viene stampato con il cosiddetto "mirroring" (una porzione di immagine clonata e ripetuta in modo speculare sul bordo della tela che poggia perpendicolarmente sul telaio), o in alternativa con i bordi perpendicolari bianchi.
Su richiesta del cliente possiamo anche ingrandire l'immagine in modo tale che una porzione di essa, non clonata digitalmente come nel caso del mirroring, prosegua sul bordo perpendicolare.